Una delle cose più divertenti e più strane delle regole di comunicazione è che sono precise, rigorose ed irrinunciabili, ma nonostante ciò non stanno scritte da nessuna parte. E’ come un segreto che si tramanda per vie misteriose, come un tesoro che si cerca di nascondere ai più per avvantaggiare i pochi che le conoscono in pieno. Si viene per lo più a contatto di queste regole per esperienza, tramite gli esempi degli altri e l’emulazione ed è per questo che la comprensione del loro funzionamento e della loro applicazione risulta spesso incompleta e frammentaria.
Uno tra i primi ad occuparsi in maniera chiara, semplice, concisa e, soprattutto completa delle regole della comunicazione è stato Dale Breckenridge Carnegie (24/11/1988 – 1/11/1955), un grande pedagogo, insegnate, scrittore e filosofo. Carnegie è stato un pioniere dello sviluppo personale (e fortunatamente non usava questa parola che ormai è malamente inflazionata, e che non amo). Scordati le americanate che facilmente si associano a questo mondo, i presunti “coach” che sbraitano frasi fatte spacciandole per gran verità, che spiattellano luoghi comuni come fossero la pietra filosofale e vengono fuori contrabbandando idee farlocche sulla fisica quantistica.
Dale Carnegie era un distinto signore dei primi dell’ottocento, che attingeva assai più frequentemente alla filosofia greca, alla psicologia, alle biografie dei grandi personaggi, che alle disperanti biografie dell’ultimo filosofo in voga: insomma un galantuomo d’altri tempi che non “dopava” le persone dicendogli bugie, ma che insegnava cose concrete, oneste e ben ragionate.
Biografo appassionato di Abramo Lincoln, personaggio che avremo modo di trattare in altri post, Dale Carnegie ha lasciato alla storia un libro, anzi IL libro che per primo a fatto luce sul modo della comunicazione, e che fa bella mostra sulle scrivanie di grandi manager, industriali e politici di tutto il mondo.
Il libro si chiama Come trattare gli altri e farseli amici (I grandi tascabili) , se non l’hai mai letto ti prego di farlo, e ti assicuro che i cambiamenti saranno veramente efficaci e, soprattutto, funzionanti da subito.
Per invogliarti ancora di più alla lettura ti indico un insegnamento che voglio tu metta in pratica il più in fretta possibile, anzi ancora di più: subito!, ma che dico: ieri! 🙂
1° PRINCIPIO FONDAMENTALE DEL TRATTARE CON LA GENTE
Non criticare, Non condannare, Non recriminare!
Dale Carnegie
Sai chi apprezza le critiche? Nessuno. Sai chi apprezza le recriminazioni? Nessuno. Sai chi apprezza le condanne? Nessuno. Credi che non sia sempre vero? Ti sbagli.
Non esiste persona al mondo che non consideri le sue azioni come frutto di intenti nobili e sinceri.
Proprio chiunque? Chiunque.
Prendi il peggiore boss mafioso in circolazione: anche lui, se interrogato, risponderà asserendo di essere stato mosso dalla volontà di fare del bene, di rispettare il proprio codice d’onore, di trasmettere dei valori.E mai ammetterà di avere compiuto qualcosa da condannare e recriminare.
Ragiona: se gente di quella risma non riesce a valutare criticamente il proprio operato… come mai potrebbe farlo il tuo vicino di casa od il tuo collega?
Non condannare, Non criticare e Non recriminare mai. Mai, a nessun costo ed in nessuna condizione. La critica è inutile, mette la gente sulla difensiva, ferisce l’orgoglio, demoralizza, diminuisce la motivazione, e, soprattutto, non migliora di una virgola la situazione!
Ciò che occorre che tu faccia è capire, veramente ed onestamente, la gente. Metterti nei suoi panni, capire che cosa la muove, pensare che cosa la muova.
Come dice lo stesso Dale Carnegie (2007, 41):
“Dio Stesso (…) non giudica nessun uomo prima che sia arrivata la fine dei suoi giorni. Perché dovremmo essere più precipitosi noi?”
Prova ad applicare immediatamente questo consiglio e dimmi se le tue relazioni ne hanno beneficiato. Per commenti, suggerimenti, o dubbi scrivi un commento qui sotto. Se hai bisogno di ulteriori informazioni, se posso essere più chiaro, se hai domande particolari, lascia un commento qui sotto, scrivi nel forum, o contattami in privato.
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Io è una cosa che non riesco a fare! Puoi darmi un consiglio su come evitare di giudicare?
Incomincia a prendere consapevolezza Anna. E' il primo passo.
Accorgiti che lo stai facendo e domandati perché.
CIoè poniti una domanda utile e che ti aiuti a cambiare 🙂
Cioè, se uno mi fa un dispetto che faccio, gli dico grazie???
Perché non provare? 😉
Non ci siamo, le persone cattive,cioe quelle che ti fanno del male x il resto della tua vita non le devi criticare??? io le prenderei x i capelli e comunque vincono sempre….contro lla cattiveria cosi fa???
Condivido appieno però a volte si cade in questi comportamenti!!