Un giovane Giancarlo Nacinelli |
Ti sei mai chiesto come la formazione e la motivazione hanno superato l’oceano per giungere in Italia? Abbiamo intervistato Giancarlo Nacinelli, uno dei primi a trattare questi temi nel belpaese!
Giancarlo “Johnny” Nacinelli ed il suo allievo Roberto Re |
Ti aspetti dunque che la conversazione prenda un piede prettamente pratico e lui è ancora lì, quasi divertito, pronto nuovamente a spiazzarti.
Buongiorno Giancarlo e grazie per partecipare a questa intervista. L’idea di poter intervistare il pioniere della formazione in Italia, nonché una persona del tuo spessore umano è un grande motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi: benvenuto e grazie ancora!
La prima domanda da fare ad un uomo impegnato ed attivo come te è davvero semplice: quali sono i progetti in cui sei coinvolto attualmente?
ENTUSIASMO, continuare a sognare ed imparare come un bambino. Non ho mai avuto paura di sbagliare, lo considero sempre un’opportunità di crescita ulteriore. Se e quando andava male, ricominciavo o, meglio, ricominciavo con un’attività nuova e diversa. Ogni volta è stato come rinascere. Il non avere anni di esperienza alle spalle in una determinata attività NON è un handicap, anzi… significa immettere sistemi e metodi alternativi/innovativi. Entusiasmo e creatività al posto di esperienza ripetitiva. Sono convinto che nella maggioranza dei casi, le persone con 40 anni di esperienza in un settore specifico altro non hanno che l’esperienza di UN anno ripetuta per 40 anni! Ho vissuto molte PRIME esperienze…molte PRIME Vite e sono interessato a continuare al punto che, ne sono certo, quando un giorno busserà la Signora in nero…il mio atteggiamento sarà: “TORNI PIU’ TARDI, ADESSO HO DA FARE!”
- Tu sei figlio di gente umile. Nella tua scalata verso il successo, quanto ti è stata d’aiuto la tua origine e quanto invece hai dovuto sviluppare credenze diverse?
Quali sono gli ostacoli più importanti che hai dovuto affrontare nella tua vita?
Cambiare la gomma dell’auto senza disporre di un Crick! A parte questo mi è mancato il “pezzo di Carta”, il Diploma Universitario che penso di aver ampiamente compensato continuando sempre a leggere, come faccio tutt’ora. Poi, un giorno, ho capito che Freud non era laureato in Psicologia!!…ed ho assunto molti Laureati.
Qual’è a tuo parere la differenza tra te ed un altro emigrato che non è mai andato oltre nella vita?
Io SONO EMIGRATO, immergendomi completamente nel nuovo ambiente, parlando, camminando, vestendo e mangiando come tutti gli abitanti Aborigeni lasciando scomparire l’Italiano e CAMUFFANDOMI perfettamente nell’ambiente…non ho mai cercato di vivere negli orribili ghetti costituiti dagli Italiani che, pur andando all’estero pretendono di rimanere Italiani con la propria lingua e con i loro usi e costumi e…vari vizi di forma. Quelli NON sono Mai emigrati!!
Qual’è la cosa di cui sei più orgoglioso?
Aver investito tutti miei primi guadagni con Encyclopaedia Britannica per imparare a volare presso l’Aeroporto di Peretola a Firenze (ma non ho più il Brevetto): volare è la perfetta metafora del Pensiero Laterale …imparare a muoversi fisicamente nelle tre direzioni. L’Uomo funziona normalmente solo col pensiero Lineare, avanti/ indietro e sinistra/destra…Volare ti dà anche l’Alto ed il Basso..e ti libera la mente. Non a caso due dei miei autori preferiti erano dei piloti: Saint Antoine de Exupery con il Il Piccolo Principe e Richard Bach “Il Gabbiano Jonathan Livingstone ecc.
No. Sarebbe stato impossibile. La domanda, in realtà, non ha senso…nella vita noi tutti abbiamo esattamente quello che ci meritiamo. (Che ci piaccia o no)
Qual’è il più grande insegnamento che hai tratto dalle esperienze della vita?
IO SONO QUI ED ORA!
Grazie di avere partecipato a questa intervista, è stato un grande piacere per tutti noi!
(h)
Complimenti, è una bellissima intervista!
Giancarlo Nacinelli è una persona che può insegnare molto e leggere la sua storia insegna veramente quanto sia importante nella vita non mollare mai. Complimenti davvero!