Ed eccoci al secondo appuntamento di Pagina 100. Oggi il libro che ti propongo è Come allenare l’autostima e vivere sereni, di Luca Stanchieri. E’ figo perché l’autore non si limita a darti nozioni di psicologia o sviluppo personale, ma mette in mezzo niente di meno che sua maestà la filosofia. Magari l’idea ti sembra noiosetta, o forse inutile… quante volte avrai sentito dire “prendila con filosofia“, a significare “con pazienza e rassegnazione“. Ecco, la verità è che la filosofia non è né inutile, né noiosa. In realtà molti dei problemi che vivi nella vita di tutti i giorni sono problemi filosofici, che tu ne sia consapevole o meno. Riguardano la nostra visione del mondo, la nostra etica, i nostri valori ed i nostri sistemi di interpretazione della realtà. Io ti consiglio davvero di interessanti alla “consulenza filosofica”, se non altro leggerai contenuti scritti dalle menti più brillanti dell’umanità e non da cialtroni come il sottoscritto :-). Ok, possiamo cominciare parlando filosoficamente dell’autostima!
“Allenamento: rispondi alle seguenti domande.
Che cosa intendi per virtù?
Qual è la tua principale virtù?
Dove e come la esprimi?
Che vantaggi ti arreca?
45. Essere virtuosi significa godersi la vita
Per virtù non s’intende quella sorta di rigido puritanesimo che ha in odio il piacere, ma quella che veniva considerata aretè nell’antica Grecia. Aretè significava eccellenza, virtù e bontà. L’aretè di un coltello è tagliare bene, quella di un occhio è vedere bene. Qual’è l’aretè di una persona? Rispondere a questa domanda significa interrogarsi sulla vera natura, funzione o scopo di una persona, su ciò che delinea il bene e il male del suo vivere. L’eudamonia è la vita buona, vissuta secondo l’eccellenza e la virtù. Aristotele credeva che tutte le cose dell’universo avessero un telos, uno scopo a cui tendere (escludeva da questo le donne… anche lui aveva i suoi limiti). La buona vita è quella in cui si sviluppano le proprie forze, si sviluppa il proprio potenziale, si diventa quel che la propria natura impone di divenire. E’ una vita da cui sorge l’autostima e da questa guidata.Hume, nel suo Trattato sulla natura umana si è soffermato spesso sul concetto di virtù. Il filosofo scozzese sostiene che la virtù è caratterizzata dalla reale gratificazione che produce, mentre il vizio dal dolore che procura. Vizi e virtù vengono denominati da Hume in ragione della loro approvazione o disapprovazione sociale e personale potendo favorire il benessere individuale e collettivo oppure danneggiarlo. Così la generosità favorisce la felicità comune, mentre l’avarizia la danneggia; il coraggio permette la difesa, mentre la vigliaccheria espone a ogni pericolo; la giustizia permette il sostegno e lo svi-“
Senza scopi nella vita non si va da nessuna parte, ovvio che poi abbiamo scarsa autostima…
Prendiamola con filosofia
Libro consigliatissimo